31.1.07

PAOLA GHIDINI - Studio 76



PAOLA GHIDINI

MODERN JAZZ

LA TUA PRIMA ESPERIENZA DI DANZA?


I RICORDI DI QUANDO HO INIZIATO A FARE DANZA SONO UN PO' SFUMATI; TUTTAVIA NON HO DIMENTICATO L'EMOZIONE DI INDOSSARE IL MIO PRIMO TUTU'. AVEVO 4 ANNI E MI SENTIVO UNA VERA BALLERINA. DA QUEL MOMENTO HO FATTO DELLA DANZA LA MIA FELICITA'.

COSA HAI PROVATO QUANDO HAI SAPUTO DI FAR PARTE DELLA PICCOLA COMPAGNIA?

NE ERO DAVVERO ENTUSIASTA. IN REALTA' TUTTO E' NATO ALL'IMPROVVISO, SOLO IL GIORNO PRIMA MI E' STATO CHIESTO DI PARTECIPARE ALLE SELEZIONI.

COSA TI ASPETTI DA TUTTO QUESTO?

SE DEVO ESSERE SINCERA... NON LO SO! PER IL MOMENTO SO CHE MI STO DIVERTENDO MOLTO. E' UN'ESPERIENZA FORMATIVA CHE MI PERMETTE DI RESPIRARE ARIA DI BUONA DANZA.

SE FOSSI UNA MUSICA?

SAREI NEW AGE

E SE FOSSI UNO SPETTACOLO?

SAREI UNA COREOGRAFIA DI CUNNINGHAM...

HAI UN SOGNO NEL CASSETTO?

DIVENTARE UNA BALLERINA PROFESSIONISTA. VORREI UN GIORNO FONDARE UNA COMPAGNIA E MAGARI GIRARE IL MONDO COREOGRAFANDO NUOVI SPETTACOLI...

SPERO DAVVERO TU POSSA PRESTO REALIZZARE I TUOI SOGNI. IN BOCCA AL LUPO!

FABIO CRESTALE - Atelier Danza



FABIO CRESTALE

MODERN JAZZ

COSA TI ASPETTI DA QUESTA AVVENTURA?


SPERO POSSA ESSERE L'INIZIO DI QUALCOSA DI PIU' GRANDE... MAGARI IL TRAMPOLINO PER POTER LAVORARE IN UNA COMPAGNIA.
IL MIO SOGNO SAREBBE QUELLO DI BALLARE UNA COREOGRAFIA DI MATSEK.

TOGLIMI UNA CURIOSITA'... SE FOSSI UNA MUSICA, QUALE SARESTI?

... BACH... SAREI UNA MUSICA DI BACH.

ROBERTA RIZZINI - Ass. Olimpia



ROBERTA RIZZINI

MODERN JAZZ

LA TUA SCUOLA?


ASSOCIAZIONE OLIMPIA DI STEFANIA TALIA.

QUALE E' IL TUO PRIMO RICORDO LEGATO ALLA DANZA?

TI CONFESSO CHE NON E' UN RICORDO LONTANO... DANZO DA SOLO 5 ANNI E AVEVO INIZIATO UN PO' PER GIOCO CON UNO SPETTACOLO IN RETE PER LE SCUOLE SUPERIORI. IL PRIMO VERO RICORDO TUTTAVIA E' UN ALTRO ED E' LEGATO AL MIO PRIMO SAGGIO... ERO TERRORIZZATA!

COSA HAI PROVATO QUANDO HAI SAPUTO DI FAR PARTE DELLA PICCOLA COMPAGNIA?

HO VISSUTO LA SELEZIONE COME... QUALCOSA DI DIVERSO. HO PENSATO PIU' ALLO STAGE E QUANDO HO SAPUTO DI FAR PARTE DI QUESTO GRUPPO ERO DAPPRIMA PERPLESSA E POI MI SONO INVECE LASCIATA PRENDERE DALL'ENTUSIASMO.

COSA TI ASPETTI?

FARE UNA BELLA FIGURA E SFRUTTARE QUESTA OCCASIONE. E POI C'E' LA CURIOSITA' DI VEDERE DA VICINO I COMPORTAMENTI E I RITMI DI UNA COMPAGNIA DI PROFESSIONISTI POCO PRIMA DELLO SPETTACOLO.

CHIUDIAMO CON IL TUO SOGNO NEL CASSETTO... NEI HAI UNO?

IN REALTA' NE HO MOLTI... IL SOGNO N°1 SAREBBE PERO' QUELLO DI BALLARE IN UN MUSICAL.

ANNALISA PARMEGGIANI - Atelier Danza



ANNALISA PARMEGGIANI

MODERN JAZZ

DANZARE... COSA SIGNIFICA?


DANZARE E' ESPRESSIONE, E' SENTIMENTO; DIREI CHE E' L'ESPRESSIONE DEI SENTIMENTI ATTRAVERSO DEI PASSI. E NON E' SEMPRE FACILE, BISOGNA ESSERE TOTALMENTE COINVOLTI IN QUELLO CHE SI FA. QUINDI, DANZARE E' ANCHE COINVOLGIMENTO.

29.1.07

CHIARA CAVIGGIA - Forza e Costanza




CHIARA CAVIGGIA

CLASSICO

LA TUA SCUOLA?


STUDIO ALLA FORZA E COSTANZA.

IL TUO PRIMO RICORDO LEGATO ALLA DANZA?

IL BIANCONIGLIO DI ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

DANZA E'...

...ELEGANZA, PASSIONE, SACRIFICIO E SPESSO GRATIFICAZIONE.

COSA TI ASPETTI DA QUESTA ESPERIENZA?

INNANZITUTTO SPERO DI DIVERTIRMI. CONFRONTARMI CON UN NUOVO GRUPPO E UN NUOVO STILE COREOGRAFICO E’ INOLTRE UN FORTE STIMOLO PER IMPEGNARMI A FONDO IN QUESTA AVVENTURA.

HAI UN SOGNO NEL CASSETTO?

UN SOGNO NEL CASSETTO LO AVEVO… ORA INVECE SPERO DI AIUTARE ALTRI A REALIZZARE I LORO.

DANZATORI PREFERITI?

ROBERTO BOLLE E SYLVIE GUILLEM

COREOGRAFI PREFERITI?

BEJART E BALANCHINE

LO SPETTACOLO IDEALE?

NON UNO SOLO. DIREI LAGO DEI CIGNI, DON CHISCIOTTE E… LO SCHIACCIANOCI.

28.1.07

LORENZA DE ROSA - Forza e Costanza



LORENZA DE ROSA

CLASSICO


SCUOLA DI PROVENIENZA?

FORZA E COSTANZA

COSA RAPPRESENTA PER TE LA DANZA?

LA DANZA E’ LA MIA PASSIONE. E’ ESERCIZIO E DETERMINAZIONE.

COSA HAI PROVATO QUANDO HAI SAPUTO DI FAR PARTE DELLA PICCOLA COMPAGNIA?

ERO OVVIAMENTE PIENA DI SODDISFAZIONE. LA GIOIA E’ STATA TANTA E SOPRATTUTTO ERO FELICE PERCHE’ IN PARTE RICOMPENSA TREDICI ANNI DI LAVORO COSTANTE.

COSA TI ASPETTI DA QUESTA ESPERIENZA?

MI PIACEREBBE CAPIRE E VEDERE COME FUNZIONA UNA COMPAGNIA, ANCHE PERCHE’ IL MIO SOGNO NEL CASSETTO E’ QUELLO UN GIORNO DI DIVENTARE PROFESSIONISTA.

CHI SONO I TUOI DANZATORI PREFERITI?

ALESSANDRA FERRI, ROBERTO BOLLE E SYLVIE GUILLEM.

E IL COREOGRAFO?

BEJART E LA CHANCE

IL BALLETTO PREFERITO?

LA BELLA ADDORMENTATA.

27.1.07

BEATRICE GIUBELLINI - Forza e Costanza



BEATRICE GIUBELLINI

CLASSICO

PARTIAMO DALLA TUA SCUOLA...

STUDIO A FORZA E COSTANZA CON NADIA ED ISABELLE, DUE INSEGNANTI A CUI DEVO DAVVERO MOLTO. GRAZIE.

QUALE E' IL TUO PRIMO RICORDO LEGATO ALLA DANZA?

UN PESCIOLINO GIALLO. AVEVO QUATTRO ANNI E IL MIO PRIMO RUOLO ERA PROPRIO QUELLO... UN SIMPATICO, MA PAFFUTELLO PESCIOLINO.

COSA SIGNIFICA PER TE LA DANZA?

E' ARMONIA, E' INTERPRETAZIONE E INFINE COMPETIZIONE.

COSA HAI PROVATO QUANDO HAI SAPUTO DI FAR PARTE DELLA PICCOLA COMPAGNIA?

BEH, CREDEVO DI ESSERE TROPPO PICCOLA PER POTER ESSERE SCELTA, QUINDI, QUANDO HO AVUTO LA CONFERMA DI FARVI PARTE HO PROVATO UN'IMMENSA GIOIA E TANTA EMOZIONE, INSPIEGABILI CON SEMPLICI PAROLE.

COSA TI ASPETTI DA QUESTA ESPERIENZA?

IMPARARE QUALCOSA DI PIU' E QUINDI MIGLIORARE LA MIA TECNICA. VORREI PROVARE NUOVE EMOZIONI E RIUSCIRE A TRASMETTERE A CHI AVRA' OCCASIONE DI GUARDARMI IL MIO AMORE PER LA DANZA.

HAI UN SOGNO NEL CASSETTO?

MI SEMBRA OVVIO... FARE LA BALLERINA! DANZARE E' QUANTO PIU' AMO FARE NELLA MIA VITA E STO LAVORANDO MOLTO PER OTTENERE DEI RISULTATI.

LO SPETTACOLO IDEALE?

ROMEO E GIULIETTA... UN GIORNO MI PIACEREBBE DAVVERO INTERPRETARE IL RUOLO DI GIULIETTA.

25.1.07

FRANCESCA ROMANO - DanzaViva




FRANCESCA ROMANO

CLASSICO


SCUOLA DI PROVENIENZA:

DANZAVIVA

QUALE E’ IL TUO PRIMO RICORDO LEGATO ALLA DANZA?

IO RICORDERO’ SEMPRE IL MIO PRIMO SAGGIO. AVEVO 4 ANNI E INTERPRETAVO L’ARLECCHINO.

TRE AGGETTIVI PER DESCRIVERE LA DANZA:

LIBERTA’. COSTANZA. VOGLIA DI FARE.

COSA HAI PROVATO ALLA NOTIZIA DI ESSERE STATA SCELTA PER FAR PARTE DELLA PICCOLA COMPAGNIA?

ERO SODDISFATTA. SONO STATA SCELTA PER IL MODO IN CUI BALLO E QUESTO PREMIA ANNI DI LAVORO E DI SACRIFICI.

COSA TI ASPETTI DA QUESTA ESPERIENZA?

E’ UN’ESPERIENZA DI CUI FARO’ TESORO.

HAI UN SOGNO NEL CASSETTO?

INSEGNARE NELLA SCUOLA IN CUI SONO CRESCIUTA.

DANZATORI PREFERITI?

FR: ALESSANDRA FERRI E ROBERTO BOLLE.

COREOGRAFO PREFERITO?

DOVREI DIRE SIMONA ROMANO, LA MIA INSEGNANTE. LA CONOSCO DA 14 ANNI E DI LEI HO UNA GRANDE STIMA. APPREZZO I SUOI LAVORI E PER ME RESTA SEMPRE LA MIGLIORE.

SPETTACOLO PREFERITO?

OMAGGIO A NUREYEV DEL 2005.

CRISTINA MAZZETTA - Des Art



CRISTINA MAZZETTA

CLASSICO

CIAO CRISTINA, COMINCIAMO DALLA TUA SCUOLA. DOVE SEI CRESCIUTA?


SCUOLA DES ART.

E’ CON LORO CHE HAI FATTO IL TUO PRIMO SAGGIO?

Sì, ED E’ ANCHE IL MIO PRIMO RICORDO LEGATO ALLA DANZA. NON DIMENTICHERO’ MAI L’EMOZIONE DI SALIRE SUL PALCO. VEDERE TUTTE QUELLE PERSONE CHE MI GUARDAVANO MENTRE INDOSSAVO UN TUTU’ BIANCO. BALLAVAMO SULLE NOTE DELLA BELLA ADDORMENTATA.

IMMAGINO SIA ANCHE IL TUO SPETTACOLO PREFERITO…

Sì… MA AGGIUNGERI ANCHE IL LAGO DEI CIGNI.

COS’E’ LA DANZA PER TE?

E’ PASSIONE…LA “MIA” PASSIONE. E’ VITA. LA “MIA” VITA. ED E’ IMPEGNO. IL “MIO” IMPEGNO.

COSA HAI PROVATO QUANDO HAI SAPUTO DI FAR PARTE DELLA PICCOLA COMPAGNIA?

ERO NATURALMENTE FELICISSIMA. ERO EMOZIONATA. NON ME LO ASPETTAVO DAVVERO.

COSA TI ASPETTI DA QUESTA ESPERIENZA?


CRESCERE ATTRAVERSO IL CONFRONTO CON ALTRE RAGAZZE E LO STUDIO DI UNO STILE DIVERSO DA QUELLO CON CUI MI SONO FORMATA.

IL TUO SOGNO NEL CASSETTO?

FIN DA QUANDO ERO BAMBINA VEDEVO IN TV I BALLETTI DELL’OPERA DI PARIGI E SOGNAVO DI POTER DIVENTARE COME UNA DI QUELLE BALLERINE. QUESTO E’ SEMPRE STATO IL MIO PIU’ GRANDE SOGNO. SPERO CHE UN GIORNO POSSA AVVERARSI O PERLOMENO SPERO UN GIORNO DI POTER ANDARE A PARIGI PER VEDERE DAL VIVO UN BALLETTO DELL’OPERA.

I TUOI DANZATORI PREFERITI?

ALESSANDRA FERRI. MARGOT FONTAYN. ROBERTO BOLLE.

CON QUALE COREOGRAFO TI SAREBBE PIACIUTO LAVORARE O CON QUALE VORRESTI LAVORARE?

PETIPA E BALANCHINE.

24.1.07

SARA MANTOVANI - Forza e Costanza



SARA MANTOVANI

CLASSICO

DA QUALE SCUOLA PROVIENI?


FORZA E COSTANZA

PER TE DANZARE COSA SIGNIFICA?

E’ ESPRESSIONE. E’ SENTIMENTO. E’ TUTTO…

QUALI SONO STATE LE TUE REAZIONI NEL MOMENTO IN CUI HAI SAPUTO DI ESSERE STATA SCELTA PER QUESTA ESIBIZIONE?

GIOIA. SODDISFAZIONE. E TANTA TANTA VOGLIA DI METTERMI IN GIOCO. DI IMPARARE. DI FARE.

DA QUESTA ESPERIENZA COSA TI ASPETTI?

SPERO SIA L’INIZIO DI QUALCOSA DI PIU’ GRANDE. NON VORREI FOSSE L’UNICA OPPORTUNITA’ DELLA MIA VITA, MA UN PUNTO DI PARTENZA, UN’ESPERIENZA ATTRAVERSO LA QUALE ARRICCHIRE IL MIO BAGAGLIO DI ESPERIENZE NEL MONDO DELLA DANZA.

IMMAGINO TU ABBIA UN SOGNO NEL CASSETTO…

Sì, ED E’ QUELLO DI DIVENTARE UNA GRANDE BALLERINA.

GRANDE COME?

ALESSANDRA FERRI, E’ LA MIA PREFERITA.

LO SPETTACOLO CHE PREFERISCI, DI CUI TI PIACEREBBE ESSERE PROTAGONISTA?

CENERENTOLA E SCHIACCIANOCI.

CHIUDIAMO CON I TUOI COREOGRAFI PREFERITI… UN PAIO DI NOMI.

NADJA BUSSIEN E ISABELLE COLONGO. LE MIE INSEGNANTI.

23.1.07

Il tempo rivissuto

Ringrazio Cometa 88 per la bella mail che mi ha scritto. L’ho letta tutta d’un fiato. Grazie. Fra le altre cose mi chiedevi alcuni chiarimenti su quello che intendevo per tempo rivissuto.
Voglio fare un passo indietro. La maggior parte delle volte la vita non è divertente, perlomeno non lo è nel momento in cui accade. La maggior parte delle volte si riesce malapena a rendersi conto di quello che ci sta succedendo. Tempo fa ho accompagnato un regalo con un biglietto. Nel biglietto scrivevo che mi rammaricavo per il fatto di essere andato troppo in fretta quando magari avrei dovuto andarci più piano e per il fatto di essere invece andato troppo piano quando invece avrei dovuto correre. È la sensazione di non aver vissuto tutto completamente. Non è una bella sensazione. Il tempo rivissuto ci aiuta a rivivere quei giorni, quei momenti, quegli istanti che ci siamo lasciamo scivolare accanto. La vita funziona poche volte, se non con il senno di poi. Il senno di poi è il tempo rivissuto. Il tempo rivissuto permette di aprire una finestra sul passato. Non abbiamo potuto controllare quel preciso momento? Beh, col senno di poi possiamo almeno dominare la nostra versione di quello stesso istante.
Spero di aver chiarito la cosa.
Presto risponderò anche alle altre domande. A presto.

22.1.07

LUANA VOLLERO - Salò Ballet



LUANA VOLLERO

CLASSICO

SCUOLA DI PROVENIENZA:

LV: SALO’ BALLET DI ROSSELLA SCHIAVONI

IL PRIMO RICORDO LEGATO ALLA DANZA:

LV: IL MIO PRIMO SPETTACOLO. AVEVO CIRCA 7-8 ANNI E DA SOLA APRIVO LA SERATA AL TEATRO VITTORIALE.

DANZA E’:

LV: PASSIONE.SACRIFICIO.GRATIFICAZIONE

COSA HAI PROVATO QUANDO HAI SAPUTO DI FAR PARTE DELLA PICCOLA COMPAGNIA?

LV: OVVIAMENTE ERO MOLTO FELICE ANCHE SE IN REALTA’ CERCAVO DI PENSARE IL MENO POSSIBILE ALLA SELEZIONE. MI AVREBBE MESSO UN PO’ DI TENSIONE.

COSA TI ASPETTI DA QUESTA ESPERIENZA?

LV: OGNI SPETTACOLO E’ UN’OCCASIONE DI CRESCITA. SOTTO TUTTI I PUNTI DI VISTA. E’ UN MODO PER MIGLIORARE LA TECNICA E IMPARARE QUALCOSA DI NUOVO. E’ ANCHE UN’OPPORTUNITA’ PER CONOSCERE NUOVE PERSONE E ATTRAVERSO QUESTO CONTATTO ARRICCHIRSI DAL PUNTO DI VISTA UMANO. ABBIAMO TUTTI QUALCOSA DA APPRENDERE GLI UNI DAGLI ALTRI.

HAI UN SOGNO NEL CASSETTO?

LV: IL CASSETTO LO STO APRENDO POCO ALLA VOLTA. A DICEMBRE HO INSCENATO A MILANO UN MUSICAL. ERA UNO DEI MIEI SOGNI. E ORA SONO QUI. APRIRO’ LO SPETTACOLO DEL MAESTRO PAGANINI E POI… CHISSA’.

LO SPETTACOLO IDEALE?

LV: SENZA ALCUN DUBBIO DON CHISCIOTTE

21.1.07

Tempo e Condivisione

Dovrei iniziare a scrivere qualcosa dei ragazzi selezionati a Brescia e delle prossime tappe dell’iniziativa stage-selezione, ma credo che ancora non sia il momento giusto. C’è sempre un tempo… il mio problema è che tendo spesso a procrastinare. Chi mi conosce lo sa bene.
Questa notte, poco prima di lasciarmi al sonno, riflettevo sul tempo.
Anticipo che faccio fatica, molta fatica a pensare al tempo futuro, in quanto tuttora (ma cambio spesso idea) lo ritengo territorio di melanconici profeti, di allegri ciarlatani e di cupi bigotti che promettono regni che non hanno diritto di promettere.
Credo invece nel sogno, anche se falso e ingannevole, credo che sia il sogno il nostro miglior strumento per dare un’occhiata al futuro. Non intendo il sogno onirico, ma il sogno quale ambizione, guida, punto di arrivo. Dovremmo sempre seguire i sogni. Se guardo il futuro vedo i miei sogni.
In realtà il tempo di cui parlavo era un altro. Erano altri.
Il tempo vissuto e poi quello rivissuto, ovvero quello stesso tempo vissuto cinque minuti, cinque anni, cinque secoli dopo. Gli eventi vissuti in questi due tempi ovviamente non coincidono mai, eppure hanno molto in comune. A tutti credo capiti di riflettere, di ripensare, di rivivere emozioni, storie, racconti che hanno in qualche modo lasciato il segno. E ogni volta che ci ripensiamo qualcosa di quel ricordo è cambiato. Non è più lo stesso ricordo. A volte è qualcosa di più, altre volte qualcosa di meno.
Ogni cosa in effetti sta negli occhi di chi la guarda; chi con occhi comici, chi invece con aria melanconica, chi addirittura con un taglio tragico, chi, infine, con il sorriso. E tutto può succedere in tempi diversi.
Per intenderci. Tempo fa, molto tempo fa, ancora studiavo in università, frequentavo un locale. Le solite facce. Noi clienti abituali non ci piacevamo molto. Solo tempo dopo ho capito che rappresentavamo, gli uni agli occhi degli altri, il tempo sprecato e i sogni paralizzati.. Era anche per questo che difficilmente riuscivamo a tenere a freno la rabbia e gli insulti e, dopo un po’ di tempo, a stento riuscivamo a parlare con qualcuno. Incapaci di comunicare ce ne stavamo lì, chi in piedi al bancone e chi seduto ai tavoli, prigionieri della propria visione del futuro e poco disposti a rispettare i sogni degli altri.
Questa è la versione tragica del tempo rivissuto.
Il problema di questa situazione è che la differenza dell’immagine che uno ha di sé e degli altri e l’immagine reale è qualcosa che potrebbe ammazzare chiunque.
Spero che nel momento in cui ve ne renderete conto, c’è sempre quel momento, ve lo assicuro, siate abbastanza forti da non lasciarvi travolgere.
In caso contrario, capirete che piangere non sarà altro che l’ennesimo tentativo di superare un momentaccio, che qualsiasi emozione sarà solo un modo stupido e inutile di negare quanto vissuto, che qualsiasi azione sarà solo l’inizio di un sogno nato male. E farete fatica, farete fatica a ricominciare.
Questa è la versione tragicomica del tempo rivissuto.
La versione che preferisco tuttavia è un’altra. Quello che voglio dire è che per tutti esiste un momento in cui ci si rende conto che quella che stiamo vivendo non sarà la migliore delle vite possibili, ma certo non è male. Anzi, è perfetta, o quasi. Ed è in questo preciso istante che tutto prende una piega diversa. Le aspettative non pesano più come un macigno e in ogni cosa si può scorgere un lato positivo e romantico.
Alcune volte il cambiamento viene da sé, altre volte viene invece promosso da qualcosa o da qualcuno. Non esistono calcoli e non esistono piani. Succede e basta.
A me è successo.
Questa è la versione col sorriso.
Eppure, nemmeno questo è sufficiente…farò due esempi. Vi siete mai sorpresi a ridere da soli? Ci si sente un poco stupidi, si percepisce che c’è qualcosa che non va. Oppure, pensate a un bambino, un bambino molto piccolo. Pensate che questo bambino stia camminando barcollando, sapete, quei bambini con le gambe a salsicciotto che da poco hanno messo insieme due passi. Pensate a questo bambino e a un tavolo, abbastanza basso da sbatterci. Pensate a questo bambino che con la sua testolina colpisce lo spigolo di quel tavolo e cade giù. A terra. E fa male, cavolo se fa male. Però non c’è niente di tragico finchè non arrivano mamma e papà, preoccupati e agitati. Pronti a soccorrere il piccolo. È solo allora che il bambino piange.
Spero mi abbiate seguito. Due esempi contrapposti per capire che senza condivisione nulla ha un senso. Che senza un pubblico nessuna emozione è reale, nessuna emozione può definirsi tale se vissuta da soli. E al riguardo credo di avere una lunga e valida esperienza. Chi mi conosce sa di cosa parlo.
Quello che voglio dire è che la chiave della felicità è in quanta condivisione riesci a creare. Provate a passare un po’ di tempo da soli, abbastanza da sentirvi soli e capirete che non c’è ragione di fare nulla se siete soli. Che ogni emozione, che ogni azione, che ogni gesto è solo l’inizio di un altro travaglio. La vita senza condivisione può essere esattamente questo; capisci che se sei solo non ha senso esistere e che se fai qualsiasi cosa, ma questa non viene notata o partecipata allora non sei niente, sei quell’albero che cade nella foresta e di cui nessuno sente la mancanza, che nessuno sente e vede cadere. E tutto prende un’altra piega.
Per oggi credo sia abbastanza. Prometto che lascerò spazio ai ragazzi della Piccola Compagnia. Stanno lavorando molto e bene per preparare un’importante esibizione. Domani inizierò a farveli conoscere, meritano tutta la vostra attenzione.
Prima o poi anch’io dovrò iniziare a fare sul serio. Serve solo un po’ di tempo e forse anche un piccolo aiuto. Ma non ci sono lontano.
Alla prossima.

15.1.07

Sensazioni Post Stage

Dieci. Dieci buoni motivi per essere soddisfatti di questo ultimo fine settimana.
Uno. Le lezioni e la pazienza del Maestro Paganini.
Due. Emanuele Battista, grande davvero in tutto.
Tre. Il mio staff. E chi ha collaborato con me.
Quattro. Il fascino degli Studios. La loro disponibilità e la loro collaborazione. Grazie.
Cinque. L’entusiasmo degli allievi che hanno partecipato allo stage.
Sei. La passione dei genitori che li hanno accompagnati.
Sette. La partecipazione degli insegnanti delle scuole che hanno aderito all’iniziativa.
Otto. L’articolo di Paola Cappelli apparso questa mattina nella sezione Spettacoli del Giornale di Brescia.
Nove. L’entusiasmo e le lacrime dei ragazzi scelti per preparare l’esibizione che aprirà lo spettacolo di sabato 3 febbraio al PalaBrescia del Maestro Paganini e della sua Compagnia Nazionale.
Dieci. La professionalità degli insegnanti scelti per curare le coreografie. Dario Brevi. Valentina Benedetti. Simona Bazzoli. In bocca al lupo! Avete tutta la mia fiducia e il mio sostegno.

Infine, tre, tre altri ottimi motivi per essere non solo soddisfatti, ma felici, felicissimi di questi ultimi giorni.

Uno. Le cene in compagnia del Maestro, di Emanuele Battista e di Chiara. Ci siamo davvero divertiti.
Due. Le telefonate che ho ricevuto questa mattina da genitori felici che i figli abbiano partecipato a questo stage. Sapere che tutto è andato per il meglio e che tutti hanno avuto modo di raccogliere emozioni, da ricordare, da raccontare, da portare con sé. Un giorno. O due. O tre. Un attimo. Uno solo. Pochi istanti. A me può bastare.
Tre. I prossimi appuntamenti e le prossime iniziative. La voglia di ripartire. Di iniziare un altro viaggio. Un’altra esperienza. Un’altra storia.

Uno. Un pessimo motivo per essere un poco triste. Ve lo racconterà J. Conrad. Le sue parole sono i miei pensieri.
“Per me è come se stessi cercando di raccontarvi un sogno, un tentativo inutile perché non c’è modo di comunicare a parole la sensazione del sogno, quel miscuglio di assurdità, sorpresa e stupore in un fremito di lotta e ribellione, la consapevolezza di essere preda dell’incredibile, che è l’essenza stessa dei sogni. No, è impossibile comunicare la sensazione di vita di qualsiasi fase della propria esistenza, ciò che ne costituisce la verità, il significato, l’essenza sottile e penetrante. È impossibile. Si vive come si sogna. Soli.”

Nei prossimi giorni seguirò il lavoro dei ragazzi selezionati. Impareremo anche a conoscerci. Non c’è dubbio. Il tempo a disposizione è poco quindi dovremo davvero impegnarci tutti, affidarci l’uno agli altri per portare a termine un lavoro che spero possa per voi tutti diventare un trampolino di lancio per qualcosa di più grande.
A voi che seguite il blog consiglio di non lasciarci, di volta in volta parlerò dei protagonisti della Piccola Compagnia, come li conoscerò io farò in modo che li conosciate anche voi. Li scopriremo insieme.
A presto!

8.1.07

Grazie Kledi!

Finalmente una bella domenica.
Si è conclusa la prima giornata di stage di questo progetto della Piccola Compagnia e a conti fatti possiamo dire che è stato davvero un successo.
Kledi ha tenuto 4 lezioni, ottime lezioni, e i ragazzi presenti hanno risposto con grande entusiasmo alle sue direttive.
Fin dal mattino, con i più piccini e successivamente con il gruppo principianti, abbiamo avuto modo di ammirare un Kledi in gran forma, un attento insegnante che ha cercato di trasmettere agli allievi la sua passione per la danza, spronandoli a dare sempre il massimo, a vivere le emozioni del corpo in movimento senza riserve.
Nel pomeriggio si sono svolte due lezioni per il corso intermedio-avanzato e da quel momento si è iniziato a fare davvero sul serio, il ritmo si è alzato e la lezione si è fatta via via più tecnica.
La risposta degli allievi è stata ottima e lo stesso Kledi ha avuto modo di apprezzare alcuni partecipanti, segnalati per le successive selezioni.
Una giornata da ricordare.
Per i ragazzi. Per Kledi. Per gli insegnanti presenti. Per gli Studios. Per me. Per chi mi ha aiutato.
Il sorriso e la felicità dei partecipanti al termine delle lezioni è stata la mia più gradita ricompensa.
Prima di lasciarvi e darvi appuntamento al prossimo week-end con il Maestro Paganini, Emanuele Battista e le selezioni, voglio ricordare che le fotografie scattate durante lo stage e gli attestati di partecipazione saranno disponibili sabato 3 febbraio dalle 19.00 alle 20.15 nel foyer del teatro PalaBrescia di via San Zeno poco prima dello spettacolo Da Tango a Sirtaki del Maestro Paganini e, ovviamente, poco prima anche dell'esibizione dei ragazzi della Piccola Compagnia.
Nota di colore; il momento più bello della giornata di ieri è stato a giochi ormai fatti, erano circa le 17.30. Non entrerò nei particolari, ma vi garantisco che è stato fantastico. Non c'è musica migliore di quella del cuore. Gli angeli, se sapessero rimpiagerebbero il paradiso...

3.1.07

Ultime iscrizioni per Brescia

Agli amici della Piccola Compagnia. Comunico di seguito i posti ancora disponibili per lo stage-selezione di Brescia.

Classico Intermedio-Avanzato: Chiuso
Classico Principianti: Chiuso
Classico Bambini: Chiuso
Classico Coreografia: 10-15 posti

Modern Jazz Intermedio-Avanzato: Chiuso
Modern Jazz Principianti: 5 posti
Modern Jazz Bambini: 10 posti
Modern Jazz Coreografia: 5 posti

Hip Hop Base: 10 posti
Hip Hop Intermedio-Avanzato: Chiuso
Hip Hop Coreografia: 10 posti