ANDRA' COME DEVE ANDARE.
Tra noi studenti una domanda frequente prima degli esami era: Come credi che vada?
Avevo preso l’abitudine di rispondere: Andrà come deve andare. Quindi, sicuramente bene.
Un tempo ero convinto che nel momento in cui mi rendevo conto che una cosa era possibile, la facevo accadere. La rendevo inevitabile. Nel bene e nel male. E così succedeva. Garantito.
Tempo dopo le cose erano un poco cambiate. Avevo meno fiducia. Di me prima che degli altri.
Quello che mi attendeva era un milione di buone ragioni per non vivere la mia vita. Per negare le mie possibilità di successo. Per non fare quello che avrei voluto fare. Per scaricare la colpa su altri e altro. Avrei potuto combattere contro tutto questo, contro tutto ciò che mi frustrava. Oppure avrei potuto fare davvero altro, smettere di vivere in reazione alle circostanze e iniziare a vivere in vista di quel che volevo essere. Ci sto provando da un po’ di tempo, eppure non sempre è facile modellare quello che si vorrebbe essere con quello che si vuole che sia. Si parla sempre di condivisione.
Quello che mi attende è un milione di nuove ragioni per andare avanti ed oggi il mio sforzo è quello di fingere di non essere il peggiore nemico di me stesso. Lo faccio per me e per gli altri.
Avevo preso l’abitudine di rispondere: Andrà come deve andare. Quindi, sicuramente bene.
Un tempo ero convinto che nel momento in cui mi rendevo conto che una cosa era possibile, la facevo accadere. La rendevo inevitabile. Nel bene e nel male. E così succedeva. Garantito.
Tempo dopo le cose erano un poco cambiate. Avevo meno fiducia. Di me prima che degli altri.
Quello che mi attendeva era un milione di buone ragioni per non vivere la mia vita. Per negare le mie possibilità di successo. Per non fare quello che avrei voluto fare. Per scaricare la colpa su altri e altro. Avrei potuto combattere contro tutto questo, contro tutto ciò che mi frustrava. Oppure avrei potuto fare davvero altro, smettere di vivere in reazione alle circostanze e iniziare a vivere in vista di quel che volevo essere. Ci sto provando da un po’ di tempo, eppure non sempre è facile modellare quello che si vorrebbe essere con quello che si vuole che sia. Si parla sempre di condivisione.
Quello che mi attende è un milione di nuove ragioni per andare avanti ed oggi il mio sforzo è quello di fingere di non essere il peggiore nemico di me stesso. Lo faccio per me e per gli altri.
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